Ci sono artisti che hanno avuto l'abilità e la fortuna di restare nel tempo e che hanno avuto una carriera lunga e luminosa. Ce ne sono molti altri, invece, la cui stella ha brillato magari anche solo per una stagione, lasciando comunque dentro di noi un segno indelebile, legato al mondo dei ricordi personali. Di alcuni ricordiamo vagamente il nome, di altri ce ne siamo dimenticati e, per questo, la nostra nuova rubrica avrà il compito di riportarli in auge, anche solo per poche righe... Cristina Barbieri da Milano, non aveva ancora compiuto vent'anni quando nel 1982 si propose con il primo singolo, TENAX, scritto per lei da un Enrico Ruggeri appena uscito dai Decibel e da Stefano Previsti. Le radio e le discoteche, affascinate da quelle scarne sonorità new-wave assolutamente di casa nostra, iniziarono a suonarla all'impazzata, regalandole così le prime soddisfazioni. Ancor più l'anno seguente, quando gli stessi autori le diedero questo ulteriore pezzo, che partecipò al Disco Verde, gara tra i giovani del Festivalbar, piazzandosi seconda, dietro a Scialpi. Il suo look richiamava volutamente lo stile dell'antica Roma, volendo così definire un contrasto tra il mondo classico e le più recenti ambientazioni elettroniche ed anche il nome d'arte era un omaggio alla dea della caccia, mentre Est stava a significare "è" in latino. L'anno dopo cambiò staff e tentò anche una trasformazione musicale con DIAMANTI, che ahimè non sorti i risultati sperati e decise così di ritirarsi polemicamente dalla musica. Nipote di Mario Lavezzi, ora gestisce un negozio di antiquariato nel capoluogo lombardo.
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Giugno 2015
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