Primo album italiano ad uscire quell'anno, all'inizio di gennaio, non ebbe certo da penare per essere venduto nei negozi, trainato da un singolo eccezionale ed azzeccatissimo come CI VUOLE UN FISICO BESTIALE, che venne davvero suonato a tappeto da tutte le radio. Faceva sensazione anche il fatto che finalmente il cantautore bolognese avesse scritto, a differenza che in passato, un pezzo scatenato ed insolito per lui, che ora si presentava con una nuova faccia e portando in dono un disco bellissimo e pieno di brani destinati a restare per sempre nella nostra memoria. Basti citare MARE MARE (BOLOGNA-RICCIONE), altro tormentone estivo che gli farà vincere il Festivalbar o la polemica LA MIA CITTÀ. Estratti e accompagnati da video anche BAILA SAD JACK e L'AMORE CHE COS'È. Guadagnò tre dischi di platino e l'artista fece prima una trionfale tournée in Italia, poi una memorabile con Jovanotti e poi ancora da solo in tutta Europa, dato che il disco venne pubblicato anche in Olanda, Grecia, Germania e Svizzera. Anticipato dal singolo L'URLO, cover di KARATE degli Emperors, uscito d'estate, in autunno venne invece pubblicato questa memorabile opera del bluesman emiliano che, per sua stessa ammissione, compose in un periodo in cui era molto colpito dalla depressione. Ne uscì un disco piuttosto intimista, senza dimenticare la cifra dissacrante tipica del passato. Per interpretare il brano di punta venne chiamato nientemeno che il conterraneo Luciano Pavarotti, con cui nacque un'amicizia durata fino alla sua scomparsa. Molto bene anche RIDAMMI IL SOLE, autobiografica sul suo disagio interiore, IL PELO NELL'UOVO, con testo di Pasquale Panella, POVERO CRISTO e ANNA SOLATIA. In I FRATI (OVVERO L'OSTERIA DELLA FELICITÀ), ritrovava gli amici musicisti dei Sorapis, il testo di MISS MARY, invece, era composto dall'acclamata rockstar Elvis Costello. Iniziò proprio qui l'avventura di questi ragazzi, l'uno pavese e l'altro genovese, amici da sempre e che insieme avevano messo su un duo rap chiamato I Pop, quasi per scherzo. Proprio in quel periodo, Max Pezzali e Mauro Repetto avevano incontrato il produttore di gran successo Claudio Cecchetto che prima gli fa cambiare nome e poi li presenta a Castrocaro con NON ME LA MENARE. In seguito, con pochi riscontri uscì pure il singolo 6/1/SFIGATO, ma quando poi nel mese di febbraio venne pubblicato questo album, le cose cambiarono repentinamente e i due vennero di colpo lanciati nello showbiz nostrano, non senza qualche storcimento di naso da parte ci certa critica. Poco male, loro andavano a gonfie vele con pezzi come S'INKAZZA (QUESTA CASA NON È UN ALBERGO), CON UN DECA e JOLLY BLU, da cui venne pure tratto un film-manifesto, interpretando perfettamente il clima ed il linguaggio giovanile di quel tempo. In uno dei tanti periodi molto difficili per il nostro paese, funestato allora da Tangentopoli e dalle terribili stragi di Stato, il nostro cantautore più impegnato sorprese tutti con un disco dedicato ai sentimenti, laddove l'amore era rappresentato in molte sue accezioni. Quello per una donna, come in BELLAMORE, per la propria terra come in SANGUE SU SANGUE e LA BALLATA DELL'UOMO RAGNO, ispirata direttamente a Bettino Craxi e per i propri affetti, come in VECCHI AMICI. Testi e musiche tutti scritti di suo pugno, tranne che in POVERO ME, composta con il compagno d'avventure di sempre Mimmo Locasciulli. Ma il pezzo che andò meglio e che tutti ricordiamo meglio fu soprattutto ADELANTE! ADELANTE!, in cui si sente ad un certo punto la voce solista della validissima corista Lalla Francia. Dopo l'exploit di un paio d'anni prima, il biondo cantautore romano era ormai in piena affermazione personale, ottenuta dopo molti anni di incomprensione artistica e di gavetta interminabile. In quel periodo poi, sembrava essersi specializzato in sigle per serial televisivi di successo e, dopo aver accompagnato il fiabesco FANTAGHIRÒ, ora con il brano del titolo di questo disco diede colonna sonora anche a EDERA, teleromanzo tutto italiano di Canale 5, che ebbe un enorme successo di audience e, ovviamente, trascinò questo album in vetta alle classifiche. In realtà conteneva altre piccole perle, forse passate un po' in secondo piano, come IL PERCHÈ NON SO, OHI NÈ e MARÌ. una curiosità: i testi del disco sono firmati da una sconosciuta autrice di nome Vanda Di Paolo, che altro non è che un bizzarro pseudonimo scelto dal poeta Pasquale Panella, già collaboratore anche nei dischi di Lucio Battisti Strabiliante ed apprezzabile progetto del nostro istrionico showman più geniale, da sempre estimatore della musica partenopea più classica e di qualità. Per questo mise assieme degli ottimi cantanti e musicisti con cui, sotto la direzione del maestro Massimo Volpe, iniziò a girare il mondo con trionfali tournée tutte esaurite, che proseguono tuttora anche in prestigiosissimi teatri con lo scopo di rilanciare quelle canzoni che lui amava particolarmente. Frutto di questo lavoro fu innanzitutto questa raccolta che conteneva LUNA ROSSA, scelta anche come pezzo promozionale ma anche MARUZZELLA, REGGINELLA e VOCE 'E NOTTE, oltre ad un medley di altri brani. In più un duetto proprio con l'autore di alcune di queste, Roberto Murolo, in MALAFEMMENA, notoriamente scritta dal grande Totò. La storia dell'allegra compagnia venne sconvolta nell'agosto del 1997 dal suicidio per depressione di un suo chitarrista di valore come Beniamino Esposito, trovato morto nella sua casa al Vomero. Dopo l'indubbiamente ottimo risultato del precedente UNA TRIBÙ CHE BALLA, le quotazioni del pirotecnico showman, in piena crescita artistica e personale, si alzarono all'inverosimile. Si può dire che fu proprio questo il disco della sua vera svolta verso un genere sempre giovanile, ma allo stesso tempo più adulto e denso di contenuti, fase iniziata già con il brano CUORE che scrisse di getto dopo la strage che coinvolse il giudice Giovanni Falcone e la sua scorta. Ancora sotto l'ala protettrice di Cecchetto, a fare da lancio fu il brano NON M'ANNOIO, che ne anticipò l'uscita, per poi cedere il passo ad altri pezzi di successo come IO NO, la romantica CHISSÀ SE STAI DORMENDO, le riflessive SAI QUAL È IL PROBLEMA, HO PERSO LA DIREZIONE e BENVENUTI NELLA GIUNGLA. Ma ad avere la meglio sulle altre in fatto di incisività fu, nel tempo, la scanzonata RAGAZZO FORTUNATO, riadottata nel 1998 da Nanni Moretti nel suo film APRILE, in cui la canticchiava divertito. Il precedente SIRTAKI, aveva già dimostrato a tutti quanto fosse grande il talento del compianto cantautore lucano che qui, seppe persino migliorarsi e stupire ulteriormente con sonorità molto piene di calore e ben aderenti alla sua voce dalle tonalità uniche e peculiari. Fu proprio il brano d'apertura MEDITERRANEO a dargli modo di esprimerla al meglio, da includere tra le cose più belle mai incise nel nostro paese. Tra gli altri pezzi, tutti scritti a sei mani da lui, suo fratello Armando e Mogol, spiccavano oltre a quello del titolo anche IL CONDOR, MONDI SOMMERSI, LE ONDE SI INFRANGONO e l'intensa UOCCHIE 'E 'STU MUNNO. Venderà oltre 400 mila copie e sarà l'ultimo disco pubblicato con la Fonit Cetra, prima di firmare un nuovo contratto con la multinazionale EMI. Doppio album dal vivo, per il più "romano de Roma" tra i cantautori nostrani, qui in trasferta nel capoluogo lombardo in un memorabile concerto allo stadio Giuseppe Meazza. Il titolo evocava il fatto che durante quell'esibizione, la trasmissione SAMARCANDA, condotta da Michele Santoro su Raitre, si collegò in diretta trasmettendone una parte. All'interno dei due cd si potevano dunque ritrovare tutti i più grandi cavalli di battaglia, da ROMA CAPOCCIA a CI VORREBBE UN AMICO, da SARA a NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI, da GRAZIE ROMA a RICORDATI DI ME. In più anche un inedito, avente per nome proprio la seconda parte del titolo del disco. Un film di due ore, diretto da Stefano Salvati, venne inoltre tratto dal tour e venne pubblicato in vhs, mentre una decina d'anni dopo venne finalmente anche edito in dvd. In piena ascesa, anche se purtroppo effimera, anche il cantautore fiorentino scoperto da Caterina Caselli che, dopo aver vinto il Festival l'anno prima tra le Nuove Proposte con LE PERSONE INUTILI, vi era tornato questa volta tra i Big, presentando la canzone del titolo di questo album e si classificò al terzo posto. Ebbe un ottimo riscontro di vendite e vinse il disco di platino, mentre le giovani fans impazzivano per lui e richiedevano alla radio le sue canzoni. Tra le più gettonate SEMPRE, scelto per la stagione estiva, RIDERE DI TE e FA CHE SIA AMORE. Venne pubblicato anche all'estero in paesi come Francia, Germania, Olanda e Scandinavia, oltre ad averne fatta una versione in spagnolo dal titolo LA FUERZA DE LA VIDA che ebbe discreto successo nei mercati latini, affiancandosi per un periodo all'illustre collega Eros Ramazzotti per popolarità.
0 Comments
|
STEREO-BLOGIl blog per chi non ascolta la musica.. la sente.... Archivi
Giugno 2015
|