Elisabetta, innanzitutto grazie per aver accettato di fare da "madrina" per il nostro SPAZIO INTERVISTA, ne siamo "onorati"
Il tuo è stato senza dubbio un inizio "folgorante" in una delle palestre più dure, ma anche più formative ed entusiasmenti: il teatro. Peraltro al fianco di due mostri sacri del palcoscenico come Ernesto Calindri e Lia Zoppelli, quanto è contato nella tua carriera?
- E' stato fondamentale perche' mi hanno insegnato le regole nel lavoro e il rispetto per gli altri colleghi.
Ti ricordiamo tutti anche al fianco di Claudio Lippi nell'operetta televisiva "No, no Nanette" di cui eri l'ideale protagonista. Un genere, la commedia musicale poi completamente abbandonato dalla Rai. Come ti sembra che sia trattata la musica in tutte le sue forme nella televisione italiana?
- In generale abbastanza bene ma mancano le melodie nelle canzoni
vedi l' ultimo festival. C'e' molto piu spazio per la musica ma mancano le melodie che si ricordano.
Quali sono i requisiti più importanti che, secondo te, un artista agli esordi deve assolutamente avere e, per la tua esperienza, quali consigli ti senti di dare ai giovani che si affacciano sulle scene?
- Il lavoro dell'artista e' un lavoro duro. Bisogna capire bene quanto si vuole sacrificare della propria vita. Una buona preparazione di base, tanta FORTUNA, FACCIA TOSTA E UMILTA'. Spesso non si riceve quanto si e' dato.
Impossibile non citare parlando di Elisabetta Viviani, anche HEIDI, il cartone animato giapponese, ambientato in Svizzera, di cui tu hai cantato la sigla che oltre ad aver venduto milioni di dischi all'epoca, ancora oggi vieni suonato nelle feste di piazza e nelle discoteche. Oltre al fatto che la serie è continuamente riproposta. Come andò allora, che scelsero te per eseguirla?
- Avevo da poco firmato con la RCA e arrivo' questo primo cartone Giapponese. Loro dissero che avevo i requisiti per cantare la sigla. La canzone nom mi piaceva ma accettai. Ora sono felice di averlo fatto. Grazie ad Heidi ho cresciuto tantissimi bimbi. Poi la storia e' bellissima
HEIDI è stata per te anche una canzone che in fin dei conti ti ha un po' incasellato in un filone delle sigle tv e che se da una parte ti ha dato molte soddisfazioni, dall'altra ti ha inserito in un "cliche" di cui avresti volentieri fatto a meno?
- Negli anni 80 mi nuoceva con la Rai perche' mi avevano dato il marchio di cantante per bambini allora negativo.
Quali dei cantanti attualmente in voga, ti appassiona?
- Mi piacciono Elisa e Michael Bublé
Per lungo tempo hai preferito coltivare la tua vita privata di mamma, volendo veder crescere tua figlia Nicole che ora è una ragazza adulta, durante quel periodo, come sei riuscita a "staccare completamente la spina" dal mondo dello spettacolo?
- Non ho mai staccato la spina ho sempre lavorato. Anche perche' dovevo lavorare per vivere. Non ero visibile perche' non ero in televisione. Esistono tante forme di spettacolo come le serate o il teatro.
Tirando le somme della tua carriera sin qui realizzata, c'è qualcosa che avresti voluto intraprendere e che invece non ti è stato proposto? Oppure, c'è una Elisabetta che non abbiamo mai visto, ma che tu avresti tanto voluto presentare al pubblico?
- Il cinema e'la mia passione da poco ma non e' capitato per ora a parte qualche particina. Speriamo in futuro.
(domanda facoltativa) All'inizio della tua carriera risultavi molto famosa anche per i cosiddetti "rotocalchi rosa". Diciamo pure che il tuo legame con un notissimo uomo sportivo era praticamente sempre alla ribalta delle cronache. A distanza di tanti anni, c'è qualcosa di quella vera e propria "intrusione" nella tua vita privata che puoi dire ti abbia dato particolarmente fastidio?
- Tutto. Ma essendo un personaggio pubblico non ne potevo fare a meno. Fa parte di quei sacrifici di cui parlavo prima. La popolarita' e' piacevole fino a che si e' felici ma quando le cose vanno male vedersi sbattuto in prima pagina e' devastante
Elisabetta ancora grazie di cuore per la tua disponibilità. Siamo sicuri che l'aver scelto una persona molto solare quale tu sei da sempre, ci porterà fortuna. Saluti da STEREO-BLOG.
-Grazie a voi. A presto.