Anno decisamente straordinario per il cantante. A parte le vittorie a Canzonissima (quell'anno ribattezzata La Prova Del Nove) con NON SON DEGNO DI TE e del Cantagiro con NOTTE DI FERRAGOSTO, il nostro era impegnato alla promozione del suo ennesimo musicarello intitolato MI VEDRAI TORNARE. Proprio per questo motivo, la facciata A del 45 giri era dedicata proprio alla canzone omonima, ma dopo aver ascoltato questo brano, che invece ne era il retro, il pubblico se ne affezionò a tal punto da renderlo ancora più importante dell'altro. Ma l'anno in corso fu importante per l'interprete soprattutto nella vita privata, dato che in segreto, al mattino presto di in giorno di luglio, si sposò con Laura Efrikian, attrice che aveva conosciuto due anni prima, proprio girando uno dei suoi film e da cui aspettava già la primogenita Marianna. Caso più unico che raro in cui una cover italiana di un pezzo straniero, riesca ad avere più successo dell'originale, FAIS LA RIE. Venne riadattata nella nostra lingua da Mogol e nonostante rappresenti più di ogni altra la bella stagione, presentata al Cantagiro di quell'anno, si piazzò solo seconda, dietro a NOTTE DI FERRAGOSTO di Gianni Morandi. Ad accompagnarne l'uscita uscì un album del cantante sammarinese con lo stesso titolo e un film musicarello che ne ricalcava il clamore, cosa che contribuì non poco a diffondere nel nostro paese la moda dei capelli col ciuffo impomatato che contraddistingueva proprio l'artista... Nato a Comiso (RG), Salvatore Adamo si era trasferito da piccolo,come molti nostri connazionali, ai tempi, in Belgio con tutta la famiglia. Ecco spiegata l'internazionalità del suo accento ed il suo modo di cantare unico e personale. In ogni caso, il suo paese d'origine non mancò di regalargli ugualmente grandi soddisfazioni e, già nel 1962 pubblicò i suoi successi anche qui da noi. Appena reduce dal bel risultato di LA NOTTE, uscita lanno precedente, mise a segno un altro bel colpo con questo singolo, che sull'altro lato aveva l'apprezzata NON TENERMI IL BRONCIO. Questo successo dai ritmi tzigani lanciato da Cher e che in origine era BANG BANG (MY BABY SHOT ME DOWN), vanta notoriamente svariate decine di versioni fatte in tutte le lingue e in tutti i paesi del globo. In Italia, il brano a tutt'oggi ne vanta ben otto, anche con testi diversi e riadattati a seconda dell'interpretazione. In questa versione era stata incisa anche da Milena Cantù, più famosa come La Ragazza Del Clan, ma i paladini del beat italiano, capeggiati da Maurizio Vandelli, ebbero indubbiamente la meglio su tutti in classifica. Il pezzo era pure una traccia dell'album IO HO IN MENTE TE, la cui canzone di punta ebbe ugualmente grandi riscontri. Sul retro AUSCHWITZ, scritta da un ancora sconosciuto Francesco Guccini. Fresca di parrucchiere dai fratelli Vergottini, coiffeur contesissimi dalle dive dello spettacolo dell'epoca e che avevano già dato lustro alle chiome di Loretta Goggi e più tardi anche di Raffaella Carrà, la giovane ragazza di Modena, diventa subito "Casco d'Oro". Era davvero agli inizi della sua carriera e deve la sua popolarità ottenuta al Festival e premiata con un onorevole secondo posto, alla rinuncia di Adriano Celentano che incise solo il provino del pezzo. Lei invece iniziò seriamente a pensare che la musica sarebbe stato il suo futuro, forse non prevedendo certo che lo sarebbe stato anche dal punto di vista delle "alte sfere". Quello del gruppo inglese di Shell Shapiro è stato sicuramente un successo enorme quanto effimero. Scoperti sostanzialmente da Teddy Reno che li volle come gruppo di supporto al tour di Rita Pavone, presero poi il volo da soli, anch'essi esponenti del genere beat e portavoce della cosiddetta "canzone di protesta". Si erano imposti già con un paio di buoni singoli, soprattutto con CHE COLPA ABBIAMO NOI di questo stesso anno e subito dopo uscì questo, cover di REMEMBER THE RAIN di Bob Lind. 1ualche mese dopo affiancheranno al Festival un giovane Lucio Dalla in BISOGNA SAPER PERDERE. Se pensiamo che questo caposaldo della nostra musica leggera, presentato al Festival non passò nemmeno in finale... Ci rimase molto male, infatti, il Supermolleggiato, all'epoca, anche perché aveva investito non poco su questo brano e cercava semmai la vittoria, anche per coronare una carriera che già tanto gli aveva dato fin li. Peraltro il testo firmato da Beretta e Del Prete, era come non mai molto biografico, raccontando simbolicamente la strada percorsa dal cantante per arrivare al successo. E naturalmente, sul fondo, i consueti contenuti ecologisti. Nonostante le inclementi giurie, la canzone prese ugualmente il largo e vendette tanto quell'anno ma, cosa meno nota, vantò svariate versioni in varie lingue, tra tutte quella in francese di Françoise Hardy, intitolata LA MAISON OÙ J'AI GRANDI. Già in attività dalla fine degli anni '50 il gruppo era nato come accompagnatore di alcuni artisti del Clan Celentano, come Guidone e il demenziale Ghigo Agosti, dapprima col nome Gli Amici e poi come The Ghenga's Friends. Nati con Sergio Enrico Maria Papes, Mino Di Martino, Giannino Zinzone, Checco Marsella e Benny Pretolani. Il primo singolo con il nome definitivo sarà del 1965 e dal titolo MORIRAI SENZA DI LEI, ma l'affermazione vera e propria arrivò proprio con questo pezzo, terzo classificato a Un Disco Per L'Estate e, in seguito anche grazie a UNA RAGAZZA IN DUE. L'anno dopo saranno di nuovo terzi a Sanremo con PROPOSTA e i loro "fiori nei cannoni". Avranno gran seguito, tanto da sperare in un futuro luminoso per tutti. Ma dei litigi interni li faranno sciogliere già nel '68. Successivamente si ricostitueranno rimaneggiando di continuo in componenti, arrivando fino ai giorni nostri, con Papes unico esponente originale. Quando i componenti del gruppo ascolarono per la prima volta la versione originale del pezzo dei The Mama's and The Papa's, ne rimasero talmente colpiti da volerne subito fare un adattamento italiano. Fu Mogol ad occuparsene, ai tempi appena agli inizi come collaboratore di uno sconosciuto Lucio Battisti. E fecero il botto, perché funzionò alla perfezione e fece svuotare gli scaffali dei negozi di dischi, tanto da essere diventato per loro, ancora oggi, il loro cavallomdi battaglia. Il 45 giri aveva sul lato B anche un altro piccolo capolavoro, DOLCE DI GIORNO scritta appunto dal duo sopraindicato e che poi diventerà anche il lato B del primo singolo del cantautore laziale: PER UNA LIRA. Lidea di far diventare il Silenzio Fuori Ordinanza delle caserme italiane, si sa, era venuta con immenso successo di vendite gia dal 1964 a Nini Rosso che la esegui appositamente con la sua tromba. Appena alla fine dell'anno dopo, però, 5fu la straordinaria cantante nata in Egitto da genitori calabresi, a trasformarla in una struggente canzone vera e propria. Nella sua interpretazione davvero unica e appassionata non stentó a conquistare il pubblico che la ricompensò con della grandi vendite, che lei, ovviamente seppe internazionalizzare incidendola in più lingue. Proprio in quell'anno iniziò, per la cronaca rosa, anche la sua relazione alquanto drammatica relazione con Luigi Tenco, con cui l'anno dopo prenderà parte al Festival con CIAO AMORE CIAO, con le tragiche conseguenze che tutti conosciamo.
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Giugno 2015
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