Ancora glorie ed allori per il cantautore più "romano de Roma", di sempre che dopo aver superato brillantemente ben due decenni, alternando ai temi impegnati, soprattutto degli inizi, quelli più legati ai sentimenti, ora era più in forma che mai. In questo disco, si sentì particolarmente il passaggio ad una nuova era del suo percorso con canzoni decisamente più proiettate verso il futuro. Oltre al brano del titolo, scritto con Adriano Lo Giudice e Gabriele Anastasi, ebbero indubbiamente successo la cover di un pezzo molto noto in Europa ma non da noi, DON'T DREAM IT'S OVER degli inglesi Crowded House, diventata ALTA MAREA e la struggente AMICI MAI. Apprezzate anche DOLCE ENRICO e DIMMI CHE CREDI. Due curiosità: nel video della canzone di punta, compare come attrice una giovanissima ed affascinante Angelina Jolie, mentre a suonare la batteria negli arrangiamenti fu il caro amico Carlo Verdone. Questo rimane tuttora l'album più venduto dell'artista, avendo superato il milione e mezzo di copie. 2. Marco Masini - MALINCONOIA Esploso appena l'anno prima al Festival, vincendo tra le Nuove Proposte, questa volta vi tornò con buone speranze di vincere tra i Big, visti gli ottimi risultati ottenuti in quel periodo. Non accadde, visto che si piazzò ad un comunque ottimo terzo posto con la sua lacerante PERCHÈ LO FAI, che però lo fece diventare in quel momento, il più credibile testimone di una giovane generazione sempre più disillusa e disperata, ma con ancora grandi sentimenti da esplorare. In questo secondo album si trovavano anche l'estiva TI VORREI, la vendicativa FUORI DI QUI, la descrittiva CENERENTOLA INNAMORATA e l'omaggio alla madre defunta, IL NIENTE. Tutte più o meno scritte con Giancarlo Bigazzi e Giuseppe Dati, ormai collaboratori stretti. Anche in questo caso si superò la soglia del milione e mezzo di copie vendute sia in Italia che in altri paesi europei come Svizzera e Spagna e vinse nella sezione album il Festivalbar. Complice un brano irresistibile e molto calzante alla sua figura esperta ma non seduta sugli allori, dal titolo QUATTRO AMICI, che vinse il Festivalbar, il rilancio del sommo cantautore della scuola genovese fu assicurato, sotto l'ombrellone, con la prestigiosa presenza finale di un Vasco Rossi che cita se stesso. Aveva anche appena cambiato etichetta e l'aria che aveva attorno era molto più leggera e fresca che nel recente passato. Canzoni tutte scritte per parole e musiche dallo stesso interprete e il secondo singolo estratto fu UN SORRISO GRATIS, lanciato nell'autunno seguente. Nonostante il gran risultato ottenuto con questo disco, già il seguente, KING KONG PAOLI ebbe un'accoglienza molto più tiepida come tutti quelli usciti in seguito. Dopo la riscoperta avvenuta quattro anni prima con i colleghi Morandi e Ruggeri con i quali vinse il Festival e la seguente esibizione europea con Raf, al musicista torinese mancava di fatto una vera affermazione di nuovo personale e solista. Ed ecco che tornò nella città dei fiori con il brano portante di questo lavoro, sempre con il fido Giancarlo Bigazzi al suo fianco. Qui vi si trovavano pure l'estiva GLI INNAMORATI con un bel video in cui debuttò un giovanissimo Claudio Santamaria e le ben accolte e romanticissime PRESTO IO E TE e UN FIUME DENTRO IL MARE. Ma anche la più leggiadra CIAO LULÙ e la cover di un brano che aveva scritto e prodotto per il suo batterista Euro Cristiani, nel lontano 1979, dal titolo L'AMORE È QUANDO NON C'È PIÙ, Ottimo risultato di mercato anche per il fresco vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo, che debuttò all'Ariston con un giusto coronamento della sua formidabile carriera. Ed è ovvio che proprio SE STIAMO INSIEME fu anche il traino principale di questo comunque validissimo prodotto. Altri brani noti furono VIVI LA TUA VITA, dedicata alla musica, ma anche al primogenito David, nato solo qualche mese prima, SÌ, MARIA e soprattutto ...E MI ARRIVA IL MARE in cui duettava con Paola Turci in un tripudio di musica e passione. Enigmatico il titolo della traccia PRIMA GITA SCOLASTICA NEL MONDO DEL JAZZ, SEL BLUES E DEL ROCK. Un Raffaele Riefoli in pieno stato di grazia, che lanciò questo disco in un momento di vera ascesa personale. Di questo lp era già nota INTERMINATAMENTE, che aveva tenuto banco in radio fino a poco prima della sua esibizione al Festival con OGGI UN DIO NON HO, qui presente. Dell'album funzionarono anche innanzitutto SIAMO SOLI NELL'IMMENSO VUOTO CHE C'È, singolo dell'estate e poi SENZA RESPIRO e la tranchant È MEGLIO COSÌ. Tra le altre, quasi tutte scritte con Giuseppe Dati, anche una cantata e composta con Eros Ramazzotti, ANCHE TU. Definitivo passaggio da un genere prettamente cantautoriale, come dagli inizi fino a qualche anno prima, ad uno più orecchiabile e leggero, ma comunque di classe. Sicuramente varia e variopinta la serie di personaggi narrati e le dediche spese tra le varie composizioni. La principale PER AMORE MIO (GLI ULTIMI GIORNI DI SANCHO P.), poi TEMA DEL SOLDATO ETERNO E DEGLI EROI e la bislacca e originale MIO PICCOLO PISELLO (A GHIGO), dedicata proprio al suo organo genitale e ancora PICCOLE DONNE CRESCONO. A chiudere il disco anche un insolito duetto con lo sfortunato, in seguito, attore Francesco Nuti nel pezzo QUELLI BELLI COME NOI. Album molto discusso e criticato e, forse, non tra i più riusciti del veterano della nostra musica pop. Lanciato dal brano/denuncia LA TERZA GUERRA MONDIALE, accusa allo spericolato urbanismo delle città italiane e poi proseguito con l'apocalittico del titolo del disco. Per il resto non sono molte le canzoni che abbiano di fatto lasciato il segno. Comunque apprezzabili LETTO DI FOGLIE, LA PIÙ MIGLIORE e BUONO COME IL PANE. Da notare nei cori la presenza di Giacomo, Rosalinda e Rosita i tre figli, tutti con tentativi di ingresso nel mondo della musica leggera più o meno poco riusciti, alle spalle. Cambio di casa discografica e periodo molto prolifico anche per l'amatissimo cantautore partenopeo che, in effetti, nello stesso anno pubblicò anche un altro disco, SOTTO 'O SOLE. Invece questo venne sicuramente promosso innanzitutto dall'uscita nelle radio di 'O SCARRAFONE, urlo di dolore verso nuovi fenomeni di razzismo e dei conseguenti problemi dell'integrazione nel nostro paese. Nel disco anche GENTE DISTRATTA e LEAVE A MESSAGE. Da notare nei cori, la curiosa presenza di Gino Cogliandro, Mirko Setaro ed Edoardo Romano, più noti come I Trettrè, noto trio di cabarettisti della televisione di allora. Gran dispiegamento di forze per la promozione di questo secondo album del già amatissimo rocker di Correggio (MO), dopo l'exploit del primo disco. A lanciarlo il primo singolo LIBERA NOS A MALO, con tanto di intro corale, ma poi, molto bene anche SARÀ UN BEL SOUVENIR, SALVIAMOCI LA PELLE!!!, ANIME IN PLEXIGLAS e TI CHIAMERÒ SAM (SE SUONI BENE). Ma il brano ad essere rimasto più impresso resta URLANDO CONTRO IL CIELO, divenuto vero manifesto anche per i fans. A suonare con lui anche i mitici componenti dei Clan Destino. Nel tempo guadagnerà ben cinque dischi di platino.
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Giugno 2015
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