Patty Pravo - INEDITI 1972/1978
Questo "miracolo praviano" vide la luce grazie alla tenacia e alla passione con cui alcuni fortunati fans addetti ai lavori si dedicarono ad una meticolosa ricerca fra gli archivi sonori della RCA Italiana, storica casa discografica della bionda cantante veneziana.
La pubblicazione del prezioso cofanetto, curato dal mensile musicale RARO! e arricchito da un libretto fotografico di presentazione in formato Lp comprendente anche la discografia completa dell'Artista, avviene in un anno che si interpone tra il 1990 (l'anno della grande auto-defezione a Sanremo da parte della Pravo che doveva interpretare DONNA CON TE presentato poi sul palco dell'Ariston da Anna Oxa) e il 1992, quando Patty viene incarcerata per tre giorni a Rebibbia per possesso di hashish.
L'elegante "box" nero contiene 6 picture-disc 12 pollici ma, nonostante il formato sia quello di un Long playing, i dischi si ascoltano a 45 giri e hanno incisa una sola canzone per lato. La qualità d'ascolto è soddisfacente ed anche l'occhio è accontentato, dal momento che le sei fotografie a colori della Pravo stampate direttamente sul vinile sono molto belle e di forte impatto.
Considerando il fatto che le dodici canzoni inedite dei dischi sono state incise tra il 1972 e il 1978 si deduce che vennero all'epoca "scartate" dai seguenti Lp : PAZZA IDEA 1973, MAI UNA SIGNORA 1974, INCONTRO 1975, TANTO 1976, PATTY PRAVO (ribattezzato dai fans "Biafra") sempre del 1976 e MISS ITALIA (PENSIERO STUPENDO, per intenderci) del 1978.
Il primo è un pezzo molto bello e poetico di Ullu e Monti, gli autori di PAZZA IDEA e probabilmente doveva essere inserito proprio nel famoso album omonimo del '73. E' un pezzo molto autobiografico nel cui testo risalta la voglia di indipendenza della protagonista della canzone che, prima da bambina, verso i genitori e poi da donna nei riguardi del compagno, educatamente ringrazia ma rifiuta una vita, un atteggiamento conformista, fatto di doveri, di finte feste e vera monotonia, che le vengono imposti, preferendo restar sola, in disparte sì ma padrona della propria libertà.
Il secondo brano, CHE RAZZA DI UOMO SEI, dal ritmo più accattivante,è invece una sorta di rimprovero, come si deduce dal titolo, che una donna fa al suo uomo rinfacciandogli tutti i difetti che fanno di lui una persona egoista destinata alla solitudine ma, come spesso succede nelle canzoni d'amore... "..che peccato, ti amo ancora ma non lo dirò". Nonostante l'impegno con cui lo staff della RCA Italiana ha ricercato e selezionato i brani e i suoi autori, non si è riusciti a risalire a chi ha scritto questa bella canzone.
E' invece un autore molto importante, Antonello Venditti, quello che ha scritto ORA CHE SONO PIOGGIA, una delle due canzoni incise sul disco numero 2 e magistralmente interpretata dalla nostra Strambelli. Ai fans di Venditti questo titolo suonerà familiare dal momento che parliamo di un pezzo del 1974 già da lui inserito nell'Lp QUANDO VERRÀ NATALE. La magìa interpretativa della Pravo fa brillare questa perla tra gli inediti ritrovati e sembra scritta su misura per lei, per la sua personalità e la sua voce vibrante. Soltanto la dolce ma incisiva musica del pianoforte sottolinea l'interpretazione della Pravo in questa struggente MY WAY italiana in cui, giunta alla fine dei giorni terreni, "ora che sono pioggia", ossia "ora che non son più di questa terra", la protagonista della canzone dice tra l'altro:
"no, proprio non si può dire che sono stato un modello di fedeltà,
di coerenza, di donna candida e smarrita;
non sono mai stato io
il tipo di accettare ordini e compromessi con uomini, con donne e coi santi stessi".
...Ovvero, in sintesi, la personalità di Patty Pravo.
UNA PESCA COL PANE, altra canzone del secondo disco, è una stupenda dichiarazione d'amore scritta da Monti che per l'originalità della struttura e il tipo d'interpretazione mi fa pensare che avrebbe potuto essere una delle tracce scartate da "Mai Una Signora" del 1974, album bellissimo ma poco conosciuto, ricco di piccoli gioielli musicali fra i quali questo pezzo si sarebbe incastonato benissimo. Un altro titolo già noto agli appassionati di belle voci e belle canzoni è UAPPA, di Riccardi e Albertelli, un pezzo già conosciuto per la voce di Mina e inciso dalla Pravo sul terzo disco, col titolo NON POSSO FARE A MENO DI TE. Bella gara qui, per capire quale sia l'interpretazione migliore, ma entrambe le cantanti escono vincitrici da questo duello perché incredibilmente le due canzoni risultano molto diverse non solo nel testo, che in verità è pressoché uguale, ma soprattutto perché da grandi professioniste "calzano" il brano in due modi talmente diversi da non permettere un sereno raffronto fra due canzoni che non sembrano più nate dalla stessa penna.
Sul lato B del singolo troviamo un altro pezzo talmente bello da chiedersi come mai non sia stato inserito su Lp. Si tratta di RADIO, anche questo scritto dagli autori di Pazza idea ma che non penso provenga dalla preparazione di quell'album bensì -secondo me-doveva anch'esso trovar posto tra i solchi di "Mai una signora".L'atmosfera della canzone è talmente unica,rarefatta,che soltanto un'Artista magica come Patty Pravo poteva risaltarla prestando la voce ad un'armonia non facile ma che trasporta chi l'ascolta dentro un quadretto retrò dove trova corpo una figura di donna sola,senza amore, chiusa nel suo piccolo mondo antico,che a un tratto viene come risvegliata dal suono di una radio lontana. A questo punto, incantata dalle parole e dalla melodia, si affaccia alla finestra e attende che sulle sue labbra si posino le note di quella dichiarazione d'amore in musica che presto, sfumando, finirà lasciandola ancora sola nella sua stanza. Bellissimo l'arrangiamento che non ruba al pezzo una sfumatura di tristezza dalla voce della Pravo.
TOCCAMI e PIÙ NIENTE RIMANE AL MATTINO sono due brani di cui non si conosco gli autori ed è un vero peccato non poter dar merito a chi ha scritto queste belle canzoni rimaste a lungo sconosciute. Entrambe, anche se probabilmente scritte da autori diversi, trattano ancora il tema della solitudine ma mentre "Toccami" vede in positivo la possibilità di una riscossa offrendosi all'altro, "Più Niente Rimane Al Mattino", canzone bella ma al primo ascolto un po' monotona nel continuo ripetersi dello stesso "giro" musicale, è solo la patetica ammissione di aver provato più volte a costruire una vita in due ma di essersi poi ritrovati senza nulla tra le mani una volta finito il tempo della passione e dell'entusiasmo iniziali. .